Articolo Fai da te Restauro mobili
Vernici sintetiche e olio di lino freccelunedì 25 novembre 2013      


Le vernici sintetiche, così come l’olio di lino, sono indicate per rendere nuovamente splendente il legno che, dopo essere stato risanato, consolidato e tinto, ha un aspetto opaco e poco attraente. Le vernici sintetiche, trasparenti o no, possono essere impiegate su mobili  moderni, ma risultano deleterie se applicate su mobili antichi. In questo ultimo caso, infatti, in breve tempo le superfici si degraderanno, ingrigendosi e squamandosi, per cui sarebbe necessario ripartire dalla sverniciatura, per poi passare alla pigmentazione e infine alla finitura.

Volendo, è possibile anche utilizzare vernici per legno da esterno, ma bisogna considerare che queste sono molto lucide, per cui è altamente improbabile ottenere un risultato soddisfacente. Se tuttavia è necessaria una vernice resistente che offra anche una certa protezione, in questo caso una vernice da esterno può rappresentare una buona soluzione. Di tanto in tanto è necessario carteggiare e ritoccare le parti alterate.

Olio di lino e vernice. Si tratta di una finitura molto durevole, che offre un’ottima resistenza alle alte temperature e all’acqua e inoltre, poiché penetra nel legno in profondità, non si graffia facilmente. Preparare una  miscela formata da:

  • 20% vernice Flatting;
  • 50% olio di lino;
  • 30% essenza di trementina.

Questa miscela, prima di poterla utilizzare, va riscaldata a bagnomaria. Poiché la trementina è un prodotto altamente infiammabile, è consigliabile far bollire dell’acqua in una pentola, quindi spegnere la fiamma e inserire il vasetto nell’acqua bollente così da sciogliere il composto.
Stendere la vernice ancora calda con il pennello, facendo attenzione che questa penetri bene nel legno. Togliere con un panno il prodotto in eccesso e con un altro pulito strofinare energicamente la superficie appena trattata fin quando il preparato non sarà completamente assorbito o rimosso. Lasciare essiccare per due giorni e poi ripetere l’operazione. Il risultato che si otterrà dipende, ovviamente, dalla cura con cui si è provveduto a far penetrare completamente la vernice nel legno. Una volta che si sarà raggiunto il grado di lucidatura desiderato, lasciare asciugare per  un altro paio di giorni.

Olio cotto e olio crudo
L’olio di lino crudo è quello ottenuto dai semi di lino, senza ulteriori lavorazioni. L’olio crudo è caratterizzato da molecole piccole e semplici, che possono penetrare facilmente nelle fibre del legno così che, occupando tutti i pori tra le cellule del legno, lo impermeabilizzano. Con la luce e il calore l’olio alla fine si polverizza e le molecole si legano in catene dette polimeri. L’olio cotto, invece, è stato scaldato per far si che si prepolimerizzi, ma questo fa si che penetri di meno nel legno creando una patina esterna che tende a seccarsi. L’olio di lino crudo si utilizza per trattare il legno, mentre quello cotto serve in particolar modo  per restaurare mobili antichi o per impermeabilizzare i pavimenti in cotto.

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Vernici sintetiche e olio di lino freccelunedì 25 novembre 2013      

Le vernici sintetiche, così come l’olio di lino, sono indicate per rendere nuovamente splendente il legno che, dopo essere stato risanato, consolidato e tinto, ha un aspetto opaco e poco attraente. Le vernici sintetiche, trasparenti o no, possono essere impiegate su mobili  moderni, ma risultano deleterie se applicate su mobili antichi. In questo ultimo caso, infatti, in breve tempo le superfici si degraderanno, ingrigendosi e squamandosi, per cui sarebbe necessario ripartire dalla sverniciatura, per poi passare alla pigmentazione e infine alla finitura.

Volendo, è possibile anche utilizzare vernici per legno da esterno, ma bisogna considerare che queste sono molto lucide, per cui è altamente improbabile ottenere un risultato soddisfacente. Se tuttavia è necessaria una vernice resistente che offra anche una certa protezione, in questo caso una vernice da esterno può rappresentare una buona soluzione. Di tanto in tanto è necessario carteggiare e ritoccare le parti alterate.

Olio di lino e vernice. Si tratta di una finitura molto durevole, che offre un’ottima resistenza alle alte temperature e all’acqua e inoltre, poiché penetra nel legno in profondità, non si graffia facilmente. Preparare una  miscela formata da:

  • 20% vernice Flatting;
  • 50% olio di lino;
  • 30% essenza di trementina.

Questa miscela, prima di poterla utilizzare, va riscaldata a bagnomaria. Poiché la trementina è un prodotto altamente infiammabile, è consigliabile far bollire dell’acqua in una pentola, quindi spegnere la fiamma e inserire il vasetto nell’acqua bollente così da sciogliere il composto.
Stendere la vernice ancora calda con il pennello, facendo attenzione che questa penetri bene nel legno. Togliere con un panno il prodotto in eccesso e con un altro pulito strofinare energicamente la superficie appena trattata fin quando il preparato non sarà completamente assorbito o rimosso. Lasciare essiccare per due giorni e poi ripetere l’operazione. Il risultato che si otterrà dipende, ovviamente, dalla cura con cui si è provveduto a far penetrare completamente la vernice nel legno. Una volta che si sarà raggiunto il grado di lucidatura desiderato, lasciare asciugare per  un altro paio di giorni.

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L’olio di lino crudo è quello ottenuto dai semi di lino, senza ulteriori lavorazioni. L’olio crudo è caratterizzato da molecole piccole e semplici, che possono penetrare facilmente nelle fibre del legno così che, occupando tutti i pori tra le cellule del legno, lo impermeabilizzano. Con la luce e il calore l’olio alla fine si polverizza e le molecole si legano in catene dette polimeri. L’olio cotto, invece, è stato scaldato per far si che si prepolimerizzi, ma questo fa si che penetri di meno nel legno creando una patina esterna che tende a seccarsi. L’olio di lino crudo si utilizza per trattare il legno, mentre quello cotto serve in particolar modo  per restaurare mobili antichi o per impermeabilizzare i pavimenti in cotto.

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